La nostra storia
Ogni storia ha un inizio. Questa è la nostra…
Della nostra chiesa non si hanno notizie certe se non dal 1841 in poi, data in cui si legge negli atti:
“il cardinale Ferdinando Pignatelli sostenne delle spese per il restauro della chiesa, della casa e per l’arredamento”.
Questo conferma che la chiesa e la casa esistevano già da tempo, tuttavia non riscontriamo notizie precise, forse perché prima della data 1841 erano affidate alle cure dei buoni borghigiani che si preoccupavano in maniera diretta, del culto ai Santi Cosma e Damiano.
Da una lettera datata il 14 Novembre 1845, custodita nell’archivio della biblioteca parrocchiale, apprendiamo che il Principe di Palagonia intratteneva una corrispondenza epistolare con il Rev. Gaetano Caruso della Chiesa di Sferracavallo.
Anni dalla fondazione della Parrocchia
Rev.mo Signore,
dalla Sua gradita lettera resto inteso dello stato dell’esazione di codesti censi, e che tuttora n’è bisognato trattenere il custode nei prodotti, e passerò notizia della prima parte alla contabilità per debita intelligenza.
Sono ad impegnarlo per trovare attendenti ad fitto che girati attaccanti a codesta casina.
Al mio ritorno da questa villeggiatura spero di venire costa e coll’aiuto del Signore dar moto alla nota impresa. Mi raccomandi al signore, mi creda di Sua Rev.ma
Il P. Don Gaetano Caruso
Sferracavallo
Suo dev.mo servitore
Il P.pe di Palagonnia
Bagheria 14 novembre 1845
La parrocchia intitolata ai SS. Cosma e Damiano, protettori dei pescatori nasce come centro di aggregazione degli abitanti del luogo tra la fine del seicento e gli inizi del settecento per volere del tenutario Morello, sostituendo la piccola chiesetta che si trovava ubicata nella vecchia tonnara.
Gli atti più antichi che testimoniano l’attività della Chiesa, conservati presso l’archivio storico della stessa, risalgono al 1857 e sono relativi ai matrimoni.
Il culto dei Santi Cosma e Damiano esisteva già, cosi si legge in una nota d’archivio.
Il 24 gennaio 1864, giorno nel quale il Rev.mo Maestro Cappellano Sac.te Don Francesco Paolo Li Calsi e Castiglia per mandato di Monsignor Giovambattista Naselli, Arcivescovo di Palermo, d’accordo all’Arcivescovo di Monreale Fra Benedetto D’Acquisto, venne a visitare la prima volta il nuovo fonte battesimale e benedire l’acqua per uso dei battesimi. Il Rev. Sac. Don Vincenzo Geloso, parroco curato di questa venerabile chiesa di duplice giurisdizione dedicata ai Ss. Cosma e Damiano, immantinente dopo la consacrazione del fonte, ha battezzato il 22 presente, da Antonino Inzerillo e Anna Puccio, gs come asseriscono, cui fu imposto il nome Cosimo; padrini Antonio Pandolfo e Giovanna di lui sorella.
Da quanto si evince dal documento riprodotto in fotocopia, fino al 1864 la chiesa posta al limite delle due diocesi, Palermo e Monreale, era retta a cappellania; pertanto in essa venivano celebrate le S. Messe e, con l’autorizzazione dell’ordinario, i matrimoni.
Ma in questa cappella non avendo diritto al fonte battesimale che venne costruito nel gennaio 1864, quando la Chiesa fu eretta a Vicaria, con la nomina nella persona del Rev.mo Vincenzo Geloso.
Infatti dal 1864 la chiesa si reggeva vicaria ed il Vicario veniva nominato alternativamente dai due Vescovi di Palermo e Monreale, con qualche eccezione.
Il 1922 è l’anno dell’erezione in parrocchia della vicaria e viene nominato Parroco il Sac. F. D’Arpia.
Come risulta da quanto sopra, dal 1922 l’Arcivescovo di Monreale rinunzia al diritto di nomina del curato e del parroco a favore dell’Arcivescovo di Palermo.